Ritorna la partnership Nanni Nember – Link – Urban Art Festival, il festival di arte urbana organizzato dall’Associazione True Quality in collaborazione con il Comune di Brescia.
Per questa sesta edizione sono stati realizzati tre macro-interventi murali nei quartieri San Bartolomeo, Villaggio Violino e Via Crocifissa e due jam di graffiti che hanno coinvolto artisti Bresciani e non.
Dal 7 maggio, lo street artist catanese Emanuele Poki ha lavorato sul deposito della Protezione Civile presso il Parco del Museo di Scienze (sito in Via Crocifissa), realizzando un murales dedicato interamente alla fauna locale, che vive tra gli spazi verdi del Museo e il vicino Parco dei Colli.
“L’opera è un omaggio ad alcuni animali e piante presenti nel parco delle colline; una ricerca sulle specie del territorio Bresciano e un invito all’osservazione e alla cura degli ecosistemi di cui fanno parte.
La scena principale ferma nel tempo una donnola (Mustela nivalis) e un torcicollo (Jynx torquilla) in una scena molto comune eppure difficile da vedere, entrambi gli animali infatti nella realtà sono di dimensioni molto ridotte e nonostante siano molto comuni, passano facilmente inosservate, per la bravura di sfuggire agli sguardi nel caso della donnola, o perché scambiati per comuni passeri nel caso del torcicollo.
Dietro l’angolo invece delle volpi (Vulpes vulpes) in gioco, altra specie molto comune ma a volte perseguitata. Le piante rappresentate si trovano facilmente sul prato del parco e ne rappresentano alcune delle specie più comuni e sono: il Taraxacum officinale e l’Holcus lanatus.
L’invito quindi è quello di guardarsi intorno con occhi diversi, e cercare di notare con più attenzione i dettagli del mondo che ci circonda.”
Nel mese di giugno il modenese Luca Zamoc ha realizzato “Il maglio” in Via Italo Svevo, San Bartolomeo.
“L‘opera si ispira alla tradizionale lavorazione del ferro, al suo valore artigiano e al suo ruolo storico nel quartiere di San Bartolomeo. Situato infatti a meno di un km dal muro si erge il musil, museo del ferro tuttora testimone dell’archeologia industriale bresciana, nel quale si possono ancora vedere in funzione antichi strumenti quali il maglio e la ruota idraulica. È proprio nella battitura del ferro (piuttosto che nella sua fusione) che si concentra L’opera, in particolare nella triade del braccio, del martello e dell’incudine, come a sottolineare la genesi e la preservazione di una tecnica che per millenni non ha subìto cambiamenti. Difatti quel braccio potrebbe venire dal medioevo come dai giorni nostri. Braccio che allo stesso tempo viene ripreso dal profeta Isaia del grande pittore bresciano Moretto, per legare ancora più stretto il muro alla città, raccontandone memoria, arte e storia.”
Infine, la romana Camilla Falsini chiude il ciclo, con un intervento alla Scuola primaria Montale del Villaggio Violino nel luglio 2021.
“Questo muro nasce da un laboratorio fatto coi bambini della scuola elementare che usando le mie forme geometriche hanno dato vita a decine di mostri assurdi e colorati. Ispirandomi a queste creazioni ho immaginato un grande “mostro” gentile dalle forme semplici e minimali che lasci spazio alla fantasia di chi osserva.”
Il progetto ha coinvolto un grande numero di realtà presenti sul territorio e ha come obiettivi la valorizzazione culturale di aree periferiche della città e la salvaguardia del decoro urbano attraverso mirati progetti sociali.
Durante le sue 5 edizioni a partire dal 2016, 34 artisti affermati a livello internazionale sono stati all’opera su diverse aree urbane della città di Brescia.
Nanni Nember è vicina al territorio, e sostiene le realtà che – come True Quality – ne contribuiscono allo sviluppo culturale, artistico e sociale.